mercoledì 30 dicembre 2015

Discorso di fine anno

Ed ecco come promesso il post di fine anno del blog cui è affidata la cronaca delle imprese salienti di questo mio piccolo-piccolo small business delle memorie del mare, un hobby personale che nel corso del 2015 ha assunto una dimensione ‘in più’, trasformandosi in un’attività, per quanto sempre hobbistica, di vendita dei miei gioielli handmade.
Tale attività si è dispiegata attraverso i tre canali dei mercatini, del mio negozio su Etsy e, last but not least, affidandomi al passaparola, che grazie all’opera di almeno tre grandiosi agenti di commercio mi ha dato molte soddisfazioni… vi ringrazio di cuore!

Esaltanti sono stati i momenti dei nostri mercatini allestiti qua e là per un paio di province lombarde, come esaltanti sono state le prime vendite fioccate su Etsy… che notizie meravigliose!
Esaltanti ma anche un tantino faticosi, perché ambo le cose hanno presupposto un impegno indefesso, materiale, ‘fisico’ anche, sveglie presto alla domenica e montature di cazzebo (i mercatini), spesso sfidando temperature non proprio confortevoli; e millemila foto in altrettanti ‘set’ domestici allestiti all’uopo (il mio negozietto su Etsy). Ma non posso dire che questa fatica non sia stata alla fine ripagata, anzi, molto più di quanto mi aspettavo.
Da Milano, la mia adorata e bella città, le memorie del mare si sono diffuse nel Lazio, in Sicilia, in Veneto, in Toscana, per la provincia di Bergamo e per quella di Milano; e poi ancora in Inghilterra, Germania e Florida. Se ci penso davvero non ci credo!

Quindi questo mio 2015 mi ha regalato la soddisfazione di aver diffuso e creato qualcosa di unico, che ha riscosso successo ed è stato apprezzato.
Gioielli handmade, design unico e ispirato alla natura, un tocco di poesia e prezzi popolari; uniti a tanto, tantissimo affetto per ciò che faccio. Questi sono alla fine gli ingredienti delle mie memorie del mare.
Insomma, visti da questo punto di vista, gli ultimi sei mesi di quest’anno sono stati davvero positivi, non solo per i risultati ottenuti in questa nuova avventura; ma anche perché attorno ad essa si è davvero coagulato il supporto e il tifo di tutte le persone adorabili che ho attorno, a cominciare dalla mia famiglia super, al mio amore, ai miei parenti affettuosi, all’amica mia Serena e alla mia grandiosa socia. E poi amici e conoscenti da cui sono arrivati incoraggiamento e complimenti… grazie!

Quindi comunque sia è stata dunque un’esperienza anche umana eccezionale. E prima di andare ad aprire l’ultimo (penso!) pacchettino che mi è giunto testè con nuove componenti per andare a vedere cosa c’è dentro (questo è sempre un momento emozionante!), vi lascio con una foto emblematica, d’una collana a me cara che è Foglia di lava. Ho scelto questa perché… è andata esaurita! E sinché non mi arriveranno ancora gli charm che la compongono non sarà più riassortita, né nel mio negozietto Etsy, né nelle bancherelle che spero di poter ancora fare nel corso del 2016. Scelgo questa, quindi, perché emblema di qualcosa che, semplicemente, non pensavo potesse accadere; ed è meraviglioso, deliziosamente meraviglioso, farsi soprendere ogni tanto in positivo dalla vita e da tutto quello che non immaginavamo neanche potesse capitarci.
Un auguro colmo d’affetto per un 2016 come lo volete voi!

Un abbraccio


giovedì 10 dicembre 2015

Terzo mercatino in Cornaredo

Terzo mercatino, terza immancabile cronaca della giornata meravigliosamente campale che ha visto protagoniste me e la fidata socia, compare ormai di parecchie avventure e anche di parecchie aperture di cazzebo con mucho brivido
Ma andiam con ordine.
Voi tutti eravate già allertati sulla meta del nostro mercatino di Natale, avendovi la sottoscritta fattovi ’na capa tanta… Trattavasi di Cornaredo, e l’appuntamento nel centro di questo piccolo comune della provincia di Milano era fissato per le 7.30. Riesco ad arrivare clamorosamente in ritardo all’appuntamento sotto casa della mia socia (intorno a noi, inutile precisarlo, sempre i ghiacci del circolo polare artico) e, dopo la lavata di capo fattami dai miei, mi sorbisco, colpevole e  inginocchiata sui ceci secchi, anche quella della socia, che mi striglia per benino. Socia, to’o giuro, non accadrà più!

Ciò detto, smontiamo le auto, carichiamo la macchina gagliarda della socia e si va. Raggiungiamo il luogo x e ci viene indicato dove posizionarci… Ed ecco che, meravigliosamente, un sottilissimo raggio di luce solare buca l’appanamento nebbioso che fino a quel momento l’aveva fatta da padrona. La mia socia, dentro la quale alberga l’animo di un esploratore, mi rende edotta del fatto che, collocate in quella posizione, godremo del sole tutto il giorno; e così sarà, in una temperatura  inaspettatamente mite e davvero piacevole.
Ovviamente la parte più difficile è sempre l’apertura del nostro caro (e già da buttare ihih!) cazzebo: il meccanismo che lo governa è ahinoi assai fallace e imperfetto, e anche questa volta assistiamo impotenti alla deflagrazione di certe sue giunture di plastica, staccatesi e proiettatesi alla velocità della luce intorno a noi mentre si cercava d’aprirlo… Meno male che non s’è cecato nessuno!
In un misto di risate (nervose) e di disperazione più nera riusciamo finalmente a issarlo: regge anche stavolta, per fortuna! E sotto al sole sempre più giallo e dorato e splendidamente tiepido, incominciamo ad allestire il nostro banchetto, tra memorie del mare e gioielli in cabochon.
Io mi accorgo subito d’aver dimenticato a casa due tovagliette circolari color cipria che fan parte dell’allestimento; mossa a pietà la socia mi offre ammenicoli della sua parte di tavolo, e infine accetto un mini forziere bellissimo, color wengé, dal quale far uscire i miei gioielli con molta scenografia. Grazie socia!

Così la giornata incomincia, e scorre via tra chiacchiere, canzoni di Natale ascoltate tramite iPod, attestazioni di supporto via Instagram e via Facebook (supergrazie a tutti!), momenti di buon vicinato coi i bancarellisti intorno a noi – al polentaro vorrei dire: la mia socia ha fatto la gentile e vi ha scroccato la polenta, ma per tutto il giorno ha smoccolato contro il rumore poco discreto del vostro generatore… ma probabilmente polentaro questo tu non lo leggerai mai(s), perché forse sei ancora lì a macinare la tua farina, visto che per tutto il santo giorno non hai smesso un benedetto minutino –, risate, the e caffè, cioccolatini e panini, fotografie più o meno serie a noi stesse e all’allestimento, la visita dei miei amorevoli famigli, che ci fanno compagnia e ci confortano con calde bevande, complimenti alle nostre creazioni e anche vendite.
E devo dire che per me è stata una giornata veramente, veramente fortunata: il mercatino andato meglio tra quelli che ho fatto! E anche stavolta, ci tengo a raccontare che la prima collana ad andarsene è stata Dina, con il suo piccolo timone color rame e la sua conchiglietta. Hanno avuto successo anche gli orecchini, una new entry in casa memorie del mare, realizzati la sera prima in un momento d’estro! Per la socia la giornata è stata più fiacca, come la mia a Lainate (ma lì socia i dollaroni li hai fatti tu, ricordi? e più di me stavolta!), ma si conclude in bilancio positivo, considerata peraltro la concorrenza di Oh bej oh bej, fiera dell’artigianato a Rho, a due passi da lì, mercatini vari sui navigli e in Duomo.

Si fa ora di sbaraccare, il polentaro macina ancora e mentre cala il nebbione mettiamo via le nostre cose e smontiamo il nostro allestimento natalizio, illuminate dalla piccola ma fighissima lampada a led di cui ci siamo dotate per affrontare le ore tardo-pomeridiane di questi nostri mercatini invernali. Richiudiamo senza intoppi il gazebo con in sottofondo il rumore del generatore di corrente del polentaro e della sua infaticabile macina. La socia riprende l’auto e mi raggiunge, la carichiamo e si torna a casa. Inutile dire, il polentaro in tutto questo era ancora all’opera, in mezzo alle nebbie.

Torniamo a casa nel bicchiere di latte che sono diventate le strade a causa della nebbia e lì ci viene il dubbio sulla fattibilità 'atmosferica' del nostro prossimo mercatino, preventivato per domenica in quel di Arosio, provincia di Como.
E difatti stabiliremo in questi giorni se affrontare quest’altra maratona, l’ultima prima delle feste natalizie. In attesa di diramare in maniera più decisa le nostre intenzioni, ricordo che il tutto dovrebbe svolgersi nella seguente maniera:

13 dicembre 2015
Arosio (CO)
h 9.30-19.30

Insomma, staremo a vede! Intanto, se volete vedere qualcosa, ecco qualche scatto del nostro mercatino cornaredese. Grazie a tutti voi della lettura, ci sentiamo presto con tutti gli aggiornamenti!
Buon venerdì carissimi!










   

sabato 5 dicembre 2015

Lainate: il nostro secondo mercatino, il nostro primo di Natale

Carissimi tutti, so perfettamente che stavate attendendo con impazienza racconti e soprattutto foto della gloriosa giornata del nostro secondo mercatino, il primo di Natale partecipato da me e dalla mia socia! E come darvi torto, anch'io non ci avrei dormito la notte (eccerto)!
Giusto, procediamo infatti con ordine.

Stavolta la sveglia era più clemente: la meta era fortunatamente più vicina, nella ridente provincia di MI: stiamo parlando di Lainate, paese che il dì del 29 novembre organizzava un mercatino hobbistico natalizio per le graziose viuzze del suo territorio comunale; e di questa notizia dobbiamo ringraziare di cuore un collega del mio cognato, che non solo ci ha ‘passato’ l’informazione, ma è anche venuto a trovarci con la sua famiglia, rimanendo anche lui un po’ lì a ghiacciarsi con le due hobbiste della domenica, alle quali, con grande amicizia – e pure un po’ di senso di pena! – ha donato una generosa confezione di pratici scaldamani, di cui in effetti abbisognavamo un po’, considerato che delle falangi delle nostre dita ormai premevano per staccarsi dal resto del corpo.
Ciò detto l’incontro mio e della socia era fissato sotto casa sua, in mezzo ai ghiacci del circolo polare artico e a temperature sottozero. Sbriniamo la sua auto (che aveva più l’aspetto di un ingloo in quel momento), la carichiamo e si va. Giungiamo a Lainate e ci viene indicato dove posizionarci. Scarichiamo l’auto e il fondamentale cazzebo, sistemiamo l’auto e poi… ci si mette al lavoro!
Ora, voi tutti ricorderete la prova cazzebo consumatasi qualche settimana fa, in un clima ben più mite… Questo in effetti era il nostro primo mercatino gazzeboso, anche se abbiamo rischiato di spaccare tutto prima di riuscire a montarlo. C’è stato un brivido di sudore freddo quando abbiamo cercato di aprirlo poiché alcune giunture del nostro meraviglioso cazzebo non intendevano stendersi del tutto. Qualche secondo di panico ma poi la mia fondamentale socia è sparita sotto al tendone del cazzebo medesimo, non ancora montato, e non so con quale argomento – minacce forse, o direttamente legnate – è riuscito a convincerlo, e da allora il cazzebo si è finalmente aperto facendo egregiamente il suo lavoro per tutta la giornata. Evvai socia!

Procediamo con l’allestimento delle memorie del mare e dei gioielli in cabochon della mia compagna d’avventure, e sotto un pallidissimo sole, con mani e piedi ghiacciati, ci accingiamo prima che tutto inizi alla seconda parte dell’allestimento: i decori di Natale atti a creare l’atmosfera festosa che inizia già a respirarsi per le strade delle nostre città. Vai di pinze, ganci, mollette e spille… et voilà, anche i nostri addobbi sono sistemati, forse un po’ minimali ma è perfetto così, perché è esattamente il nostro gusto.

Ed è allora che davvero, aperte le due sedioline da campeggio in nostra dotazione, la giornata può incominciare!
E quella della mia socia inizia, continua e finisce in modo veramente brillante… Socia, hai poi pensato come investire i tuoi dollaroni? Eheheh.
La mia è un po’ più faticosa e rarefatta, ma d’altra parte eguagliare il risultato fortunatissimo di Mozzo è difficile… Ma la giornata conclude e io non posso che essere parimenti soddisfatta del suo andamento e delle vendite fatte! Per cui un grazie di cuore, anche qui, a chi ha scelto una memoria del mare, per sé o per fare un dono… Stavolta la prima a essere pescata dal tavolo è stata Gea. Il che mi insegna che le conchiglie a dicembre-novembre non son poi così fuori mercato, per fortuna! Gea cara, vai per il mondo e fatti onore!

Ma la cosa veramente bella della giornata, al di là della giornata medesima, dei complimenti ricevuti e delle varie soddisfazioni, è stata la meravigliosa compagnia di chi ci è venuto a trovare ed è stato con noi (a voi tutti: grazie di cuore), scaldando di fatto una giornata piuttosto freddina (avevo già detto che faceva freddo?). Ed io personalmente ho avuto la fortuna di poterla in parte condividere con una persona che è in genere distante da me ma che in quest’occasione ha voluto esserci e prendere parte all’esperienza mercatino… ♥

Tra tè e caffelatte in thermos e bevuti al bar, panini con la cotoletta (grazie mammà e papà) biscotti e cioccolatini, risate, brividi di freddo e gioiosità, la giornata è filata via lasciandoci stanche e soddisfatte. Salutati amici e parenti alla fine siamo rimaste solo noi, sul calare della sera, noi e la nostra volpina, il bellissimo albero in feltro rosso della mia compare e i miei due scoiattoli (quello bianco è una new entry - grazie zia!) illuminate da un lampione e dalla lampada Beghelli della mia zia, veramente portentosa (la lampada, e anche la zia). Abbiamo iniziato a sbaraccare insieme agli altri bancarellisti e ricaricato la macchina, pronte a tornare a casa, felici di questa nuova esperienza, serene e soddisfatte.

Per cui: grazie a chi è venuto a trovarci, a chi non c’era e ci ha pensato, grazie a chi ha gradito le nostre creazioni, grazie a chi ci supporta sempre e grazie alla mia socia, perfetta compare di una piccola impresa hobbistica che affrontiamo sempre con entusiasmo e leggerezza. E tutto questo davvero non affatto poco.

E in ultimo, prima di lasciarvi con alcune foto della giornata… siccome siamo due intrepide, io e la socia abbiamo deciso di darci ancora a due mercatini prenatalizi, per cui prendete nota miei cari:

8 dicembre 2015
Cornaredo (MI)
h 8-20

13 dicembre 2015
Arosio (CO)
h 9.30-19.30

Che dire? Noi ci stiamo già attrezzando (socia ricordati le coperte!), se volete passare a trovarci saremo felicissime!

A presto!










giovedì 12 novembre 2015

E venne il giorno della prova gazebo...

Carissimi, dove eravamo rimasti? Forse all’avvincente racconto della decisione di acquistare il gazebo per proseguire in un modo un ciccinin più professionale la nostra attività di hobbiste della domenica? Esatto.
Ma quel che ancora non vi ho raccontato, solleciti aficionados, è l’avventurosa prova gazebo che ha avuto luogo due domeniche fa nella cornice dell’ameno parco Franco Verga di Milano.

Ci troviamo alle 15.00 sotto casa mia per poi raggiungere in auto il luogo del misfatto. Ci incontriamo e mentre solleviamo il gazebo per caricarlo in auto sfoderiamo delle espressioni come dire ma che diavolo stiamo facendo?. Ma ricacciamo indietro ogni dubbio e agiamo. Trasportiamo noi stesse e il cazzebo fino alla meta designata. La mia socia è veramente strepitosa, nonostante la delicatezza della sua persona trasporta il gazebo come fosse un pacchettino del panettiere con dentro una focaccina precedendomi di venti passi. E io che dietro arranco e a mala pena riesco a trasportare la tenda!

Individuiamo un luogo un po’ sterrato e lì ci posizioniamo. La mia sodale legge le istruzioni – fornite esclusivamente in francese per aumentare il coefficiente di difficoltà – ma estratto il meraviglioso cazzebo dalla sua fodera tutto ci appare nitido e cristallino. Non è vero, scherzavo, abbiamo dovuto penare qualche minutino per capire come il tutto funzionasse e come potesse essere aperto senza essere spaccato, ma alla fine ci riusciamo. Ci dividiamo sui quattro angoli, lo allarghiamo, gli issiamo e fissiamo la tenda e poi gli allunghiamo le zampe… Et voilà, il cazzebo è pronto! Aperto, bellissimo nella sua vela bianca, mentre si staglia in tutta la sua eleganza tra il verde dell'erba e l'azzurro luminoso del cielo. Tra gli sguardi curiosoni dei passanti, la nostra incredulità, momenti di esaltazione e gloria frammisti al solito pensiero: ma che diavolo stiamo facendo? Ma alla fine prevale un po’ di felicità, nel vedere noi stesse, queste due nanerottole (ma ricordate: il vino buono sta nelle botti piccole!) capaci di montare un gazebo tre per tre e che ci sovrasta parecchio in altezza. E non un gazebo qualsiasi… il nostro gazebo! E nel quoricino si fa strada un pizzichino di gioia ed emozione, e fors’anche, azzardo, di minuscolo orgoglio…

Seguono sorrisi, esultazioni, foto sconclusionate in pose sconclusionate che vedrete qui sotto, anche se purtroppo la mia socia, una vera donna del mistero, non mi concede l’autorizzazione a pubblicare le sue… Così dovrete accontentarvi (ma solo per il momento) delle mie, scattate a tradimiento dalla collega medesima, che con la macchina fotografica in mano si rivela un vero peperino ehhh.

Dopo questi momenti di allegro cazzare sotto al caldo e luminoso sole di questo novembre dalle temperature anomale, tentiamo l’altra parte del lavoro: ossia la fondamentale chiusura del gazebo, Affrontiamo e superiamo anche questa prova egregiamente, siamo inarrestabili, yeeee!

Ma quando io penso che sia finalmente tutto concluso, ecco che la mia amica si fa seria, mi guarda dritto e proferisce le seguenti parole: “Bene, ora lo rimontiamo e lo smontiamo un’altra volta”… e io che pensavo di metter tutto in saccoccia, lasciare il parco e andarmi a bere un caffè! Ma la mia socia è un panzer dell’organizzazione, e io non posso che piegarmi (nel vero senso della parola eheh) alle sue corrette iniziative. Stavolta addirittura ci cronometriamo (cioè, capito?!) e ciò che se ne evince è: possiamo farlo! Si può fare! Che è il bilancio di questo nostro pomeriggio campale dedicato alla prova gazebo.
Un pomeriggio un po’ faticosetto, ma pieno di emozioni e nel complesso veramente gioioso, perché finalizzato a esprimere in maniera più compiuta anche sotto al profilo pratico la creatività che mettiamo nell’ideazione dei nostri gioielluzzi. E se è vero che la creatività è una combinazione inedita di cose e fattori… possiamo essere felici nell’aver dato vita in ogni caso a qualcosa di nuovo, che prima non c’era. E che ora troverà una casa momentanea sotto alla tenda candida (mmm candida forse ancora per poco) del nostro nuovo bellissimo cazzebo.

Vi lascio con le foto promesse e grazie a chi è arrivato a leggere fin qui questa cronaca semiseria. A tutti voi una buona continuazione di settimana, ci aggiorniamo presto su queste frequenze!



Signori e signore, il nostro fantastico cazzebo





sabato 31 ottobre 2015

Di gazebi ed altre novità

Carissimi supporter! Grandi, grandissime novità si affacciano all’orizzonte di questa Armata Brancaleone a cui non fate mai mancare il vostro affetto di tifosi! E quando dico grandi non lo dico per esagerare, nonnò, intendo proprio grandi novità, grandi nel senso di ingombranti eh.
Signore e signori, io e la mia socia… abbiamo (fatto il passo più lungo della gamba ahahah!) acquistato un gazebo!

Ora, voi sapete, visto che attenti come siete non vi sfugge niente, che qualche settimanella fa ci siamo cimentate nel nostro primo mercatino, io con le mie memorie del mare e la mia amica con i suoi splendidi gioielli vintage con cabochon smaltati; e che in quell’occasione, rimediati i tavoli per allestire il banchetto, abbiamo goduto d’un gazebo prestatoci gentilmente dagli organizzatori dell’iniziativa mozzese. È però pur vero che il gazebo fa parte della ‘dotazione’ d’un qualunque hobbista che si rispetti, essendo peraltro altresì richiesto da chi organizza eventi simili – o comunque, dato per scontato.
Essendo all’inizio ma proprio al superinizio di questa nostra impresa, abbiamo ponderato attentamente l’acquisto, soppesando pro e contro della cosa: certo, sarebbe stata una bella spesetta, ma di per contro non essere in possesso del gazebo ci avrebbe difatto tagliato fuori dal poter partecipare a molti mercatini. E dunque, dopo gravi ed elaborate cogitazioni durate all’incirca una decina di minuti, davanti ai cappuccini del baretto dove snoccioliamo i nostri talenti organizzativi, abbiamo deciso: che gazebo sia!

Così abbiamo provveduto all’acquisto, trovando un articolo, bisogna dirlo, piuttosto a buon mercato. Comprato online, è giunto a casina mia con corriere 48 ore dopo: un bel gazebo con telo bianco, a fisarmonica, un rassicurante pezzo unico, l’ideale per noi dummies, che praticamente si apre (quasi) da solo. Simile a quello dei nostri fantastici vicini di bancarella alla Festa d’Autunno, che infatti ci avevano amorevolmente suggerito l’acquisto (grazie!)

Pesicchia un po’ (in realtà il minimo sindacale per una naturale ragione di statica) ma io e la socia sotto la scorza di leggiadre ideatrici di bijoux (?) siamo in realtà due omacci da cantiere, e non sono certo diciotto chili sulle spalle a poterci fermare, yeee! [disse prima di stramazzare al suolo sotto al gazebo]

Ad ogni modo: il gazebo c’è, è momentaneamente parcheggiato nel salotto di casa mia (grazie mammina e papino per la vostra pazienza da santi!), visto lateralmente nella sua sacca sembra una mummia del Museo Egizio di Torino, ma… deve ancora essere provato. Ed è per questo che uno di questi giorni, tempo atmosferico permettendo, urgerà farne un varo en plein aire (ok finora ho mantenuto la serietà, comunque volevo dire che io e la socia lo chiamiamo cazzebo – questo per gli amanti delle notizie senza importanza e pure un po’ stiupidelle). Per questo, miei cari affezionati, se nei prossimi giorni passeggerete per uno dei tanti bei parchi della zona nord ovest di Milano e vedrete due squinternate che cercano di montare un gazebo rimanendoci incastrate dentro, ebbene sì, quelle siamo proprio noi!

Resoconterò nei prossimi giorni anche questo tassello fondamentale dell’impresa. Intanto sappiate che le vostre due prodi stanno cercando nuovi mercatini per poter mostrare le proprie creazioni… Forse (forse) c’è già una data, e a tempo debito, quando cioè, anche qui, sarà tutto confermato, vi diremo.

Alla prossima con i vari aggiornamenti, trascorrete tutti un fine settimana bellissimo!


Una manciata di memorie del mare prese a caso

lunedì 19 ottobre 2015

Mozzo – Bilancio e resoconto dal nostro day after

E così il mercatino è andato.
Velocissima cronaca della giornata per deliziare tutti voi che l’attendete spasmodicamente (ma ‘ndove?).
Sveglia alle 5.45, partenza alle 6.30, viaggio a bordo di una Punto scassona, carica più d’un Transit ma bellissima, che al casello della A4 ha iniziato a mostrare il suo leggero disappunto emanando un amabile odore di bruciato dal cofano… benone!
Ma incredibilmente siamo giunte, in un Mozzo ancora sonnacchioso avvolto da una grigia aria umida… Sopraffatte dall’emozione (e dall’angoscia, diciamolo) chiediamo agli organizzatori dove dobbiamo posizionarci e raggiungiamo il luogo x… Il gazebo che ci prestano è un meraviglioso, emozionante cumulo di tubi e raccordi infilato in uno scatolone di cartone, la voglia di fuggire diventa tanta ma per fortuna due salvatori della patria si impietosiscono ai nostri sguardi impanicati e dopo qualche minuto il gazebo è pronto.
A quel punto non ci resta che dedicarci all’allestimento vero e proprio, il nostro, e dai nostri cinquecento sacchetti escono via via supporti, decorazioni e collane. Collane. Collane e braccialetti. E anelli. E lo scoiattolo, certo, Il Mio Aiutante. L’umido è tale che i nostri capelli si reinventano in discutibili nuove forme e le pagine del libro che Marina ha portato per mostrare i suoi bellissimi segnalibri handmade si arricciano e si imbevono d’acqua… Un freddo umido dinanzi al quale, novelline!, non eravamo attrezzate! Che è il motivo per cui ho ancora simpatici brividi di freddo.

Così, sotto al telo verde bosco del nostro gazebo, la giornata comincia, allietata dalla compagnia dei nostri fantastici vicini di bancarella, una coppia di fratelli che ce ne racconta di ogni facendoci sbellicare dalle risate, aiutandoci a passare il tempo morto dell’ora di pranzo nonché facendoci pure scordare un po’ il freddo e l’umidazza.

Con loro ci divertiamo un pacco sinché anche il nostro lato di manifestazione, lentamente (tenete conto che si era veramente periferici, la loro era l’ultima e la nostra la penultima bancarella – o prima e seconda, se preferite…) inizia ad animarsi… Ed ecco fioccare complimenti (“oh, questo è un allestimento da professionisti!” decreta un signore, evidentemente ubriaco, essendo noi due principianti assolute; “che belle”, “che bella idea”, “complimenti” e via dicendo) finché non sblocchiamo la situazione con… la nostra prima vendita! Peraltro fatta in meravigliosa sincronia, io la mia e Marina la sua! Amarillide è stata la prima memoria del mare a spiccare il volo ieri, non lo scorderò.♥

E così la giornata è proseguita, togliendoci insperatamente più d’una soddisfazione… Ma chi se l’aspettava? Col poco passaggio, l’umidità al 200%, la nostra posizione periferica e pure rientrante, e con la nostra totale inesperienza in questo campo?

Nel pomeriggio arriva poi una fetta gigantesca di parentado a portare il proprio supporto e il proprio incoraggiamento alle due hobbiste della domenica, ricoprendole di dolcezze e complimenti.
Le ore sono scivolate via, e alle 18, come previsto, sbaracchiamo. Quella furbazza della mia socia riesce a incastrare una signora e a banco smontato le vende tre e dico tre segnalibri, autoesonerandosi con una manovra untuosa dall’insidioso compito di smontare il gazebo… Scherzo, ovviamente ella è stato il polo fondamentale della giornata (e senza di te mia cara socia ieri mattina forse nemmanco avremmo avuto il gazebo, e lo sai bene!) e la sua ultima cliente si era evidentemente innamorata già prima dei bellissimi bookmarks che ha deciso però solo in un secondo momento di acquistare… ma son soddisfazioni!

E devo dire che questa giornata di soddisfazioni me ne ha date decisamente parecchie, tra le insperatissime vendite (un grazie di cuore a chi si è portato via con sé una mia memoria del mare!), la piacevolezza (apparte il freddo) della situazione, il cazzeggio bellissimo coi vicini della Bancarella dei balocchi, la condivisione con la socia e amica, la visita dei miei amorevoli parenti, i complimenti e le attenzioni ricevute, i commenti su facebook e gli in bocca al lupo su Instagram…


Per cui grazie Mozzo (Mozzo con due geta, direbbe il navigatore della mia socia ahah), per averci fatto vivere questa first experience in maniera così bella, intensa e positiva! Che non è per niente poco.


Il mio lato di bancarella

Il lato di Marina


giovedì 15 ottobre 2015

37 – Il nostro primo mercatino

Carissimi aficionados, è con sommo gaudio che posso finalmente darvi la mirabolante notizia della partecipazione al mio primo mercatino!
Yeeeeeeee!
Poi andrà male e non ci sarà nulla da festeggiare ihih, ma per il momento l’emozione è veramente tanta assai. Senza considerare che, come ho già avuto l’onore di raccontare, l’impresa sarà condivisa con la mia amica, che porterà con sé i suoi splendidi bijoux e accessori, creazioni veramente meravigliose e originali… Il che, già so, renderà comunque speciale la giornata, come speciale è stata tutta la preparazione di questa nostra prima bancarella (e anche ultima eheheh).

Ma veniamo alle informazioni pratiche: sarà la Festa d’Autunno di Mozzo la cornice ove le vostre due prodi si cimenteranno con il loro primo allestimento da hobbiste; Mozzo è un piccolo comune della provincia di Bergamo, e il luogo designato consiste in piazza Trieste, dove dalle ore 9 alle ore 18 potrete trovare sessanta bancarelle di hobbisti (tra cui lo nostra) e di gastronomia, un mercatino dell’usato e del vintage, gonfiabili per i piccini. Ah, e poi c’è la nostra bancarella. L’avevo già detto forse? ;)

Ora, non vi tedierò coi risvolti tragicomici che la preparazione del tutto ha generato; sappiate che con Marina molto ci siamo divertite e pure tanto spaventate ahhh, com’è normale essendo noi due absolute beginners. Ma una cosa è certa: l’aver preparato, studiato e pensato tutto con amore. Con amore, ed entusiasmo, oltreché con creatività. Che è poi la cifra di ogni lavoro artigianale fatto con passione e genuinità. Ci vuol passione… cantava qualcuno.
Ad ogni modo ce l’abbiamo fatta, pare, e ora siamo qui ad attendere che la giornata di domenica cominci. Resta solo da sciogliere il nodo dell’auto, cui vi avevo già accennato nel post precedente, sul quale abbiamo onestamente traccheggiato un po’… Insomma come vedete cari amici potrebbe pure essere che non riusciremo ad arrivare al luogo designato, e rimarremo lost in bergamasca, tutto è possibile.

Ma scherzi a parte sento come al solito di dover vergare qualche ringraziamento: innanzitutto agli organizzatori del mercatino, che vedendo online le foto delle mie collane ci hanno accordato la partecipazione. Poi a tutti coloro a noi vicini che ci hanno supportato col loro aiuto a dir poco fondamentale. Che poi alla fine siete tutti voi che arriverete a leggere questa pagina. Grazie di cuore!

So, ricapitolando:
Festa d’Autunno a Mozzo, BG
18 ottobre 2015
h: 9.00-18.00

Quindi: noi vi si aspetta numerosi, numerosissimi, intasate le autostrade, le statali e le strade secondarie: la bancarella a metà percorso, la numero 37, un lato dorato e luccicoso pieno di memorie del mare e l’altro colorato e stuzzicante nei suoi cabochon dalle mille sfumature, vi attende insieme a me e Marina, emozionaterrime fin d’ora per questa intensa giornata che ci apprestiamo a vivere. Speriamo solo che non vada peggio… Ovvero che non piova!

See you soon in Mozzo!

nun ve dico a che ora ce dovemo arzà

martedì 6 ottobre 2015

Tempus fugit

Caspiterina, ma vi siete accorti di quanto il tempo scorra velocissimo e inesorabile? Occhei, lo so, se siete approdati sin qui lo avrete fatto probabilmente in cerca di news sulle mie collanine, quindi giustamente che v’importa di queste grandi domande dell’umanità?
Forse anche nulla, o non almeno in questo contesto poco serio; e come biasimarvi. Sta di fatto che di tempo ce n’è sempre pochissimo, per cui anche gestire il mio negozietto, realizzare le collane, ordinare il necessario, gestire malamente come malamente faccio i miei profili instagram e facebook, se fatto nel tempo del fine settimana, risulta un’ardua impresa, o almeno è tale per la sottoscritta.

Nell’ultimo post vi ho parlato delle due novità di stagione, ossia Foglia di Mare e Foglia di Sole; nel frattanto la produzione creativa non si è arrestata ed è nata un’altra memoria del mare di nome Clizia e pure due braccialetti… Ma di questo parleremo meglio la prossima volta, sperando di poter documentare meglio il tutto anche con qualche fotografia.

In realtà possiamo dire che, esclusa la parte strettamente creativa, questa micro impresa a cui mi sto dedicando si muove su due fronti: quello dello shop online e, in generale, internettaro (scrivi le inserzioni, fai le foto, aggiorna i soscial, traduci in inglese i testi e delizia anche i britannici e gli ammerecani con le tue ostiate) e quello reale, concreto, legato all’organizzazione del famoso mercatino di cui vi ho parlato. Perché, ebbene sì, abbiamo un mercatino. Se non ci saranno intoppi e se non scenderà il diluvio universale, in una data segretissima e da una località top secret, e io e la mia grandiosa compagna d’avventure ci daremo a questa nuova esperienza. Ovviamente tutto rimarrà top secret sinché non sarà confermato; poi via di sordida pubblicità e di spam a tutto andare, ché d’altra parte la pubblicità è l’anima del commercio.

Per cui in questo preciso momento le domande sono: andranno bene i tavolini che abbiamo per allestire la bancherella? Quale delle nostre due utilitarie scalcinate potremo adoperare per l’impresa? “La mia no, si rompe prima d’arrivare”; “E allora prendiamo la mia ma guidi tu che io non so guidare fin là”, e via di altre amene problematiche. Riuscirà questa Armata Brancaleone quantomeno ad arrivare nel luogo deputato all’esposizione e alla compravendita da hobbista della domenica con le proprie bellissime (modestia a palate) mercanzie?

Chi lo sa! E come vedete, questo è un interrogativo ancora più grosso di quello col quale ho aperto questo post. Potete forse negarlo?

Alla prossima! 


Le memorie del mare quasi al completo!

lunedì 21 settembre 2015

Autunno e qualche mezza novità

E insomma, quel che sembrava impossibile è accaduto: l’estate è finita, e siamo già in autunno. Occhei, è vero, l’estate è tecnicamente finita il giorno del rientro a lavoro dopo le ferie, come darvi torto, ma quest’oggi il calendario sancisce inevitabilmente la fine della bisboccia e l’inizio della laboriosa stagione autunnale.
E infatti, per farvi vedere che, tra un like e l’altro di instagram sto pure lavorando (giuro!), ecco fresche fresche un paio di novità, che ivi accennerò ma che mi riprometto di trattare più approfonditamente nei prossimi giorni. La prima novità che si affaccia all’orizzonte potrebbe essere (il condizionale è supermega d’obbligone) la possibilità di partecipare a dei mercatini per hobbisti… quando e dove non si sa, ma vi assicuro che ci stiamo lavorando (cit.). Al di là del ‘risultato’ potrebbe essere penso un’esperienza positiva e perché no, perfino divertente; ho trascorso intere giornate di lavoro in piedi per qualcun altro, facendolo comunque sia con spirto di sacrificio e buona volontà; ma trascorrere una giornata all’aperto (ecco, iniziamo a sperare che non accada la furia degli elementi), dietro alle mie creazioncelle, appositamente per loro, credo sia qualcosa di molto diverso, e assai più bello. Sicuramente emozionante, non c’è dubbio. Quindi sperem che la ricerca di luoghi ove bancherellare si riveli fruttuosa. Sarete naturalmente i primi a saperlo.

La seconda novitas di questo nuovo post è la creazione, che sto proprio anticipando, di due nuove collane più ‘autunnali’, adatte alla stagione, che compariranno tra non molto nel mio shop su Etsy. Le ho già immortalate a dovere, attendo solo di redigere una bella inserzione.
Intanto grazie per i vostri like, i vostri mi piace e le vostre condivisioni!
Vi lascio con un’immagine in anteprima mondiale (!) dei due nuovi modelli, Foglia di sole e Foglia di mare, prima di raccontarvele meglio…

A presto miei insostituibili supporter! 

A brevissimo su Etsy... abbiate un po' di pazienza, so che siete già lì con la carta di credito in mano

sabato 12 settembre 2015

Fine settimana

Week end, finalmente! Può sembrare cosa assai banale, ma l’attesa del venerdì e di quanto ne consegue per me è una sorta di attesa di Babbo Natale… Voglio dire, ma che c’è di meglio del fine settimana? Iperboli a parte, è evidente che in questi due giornini si ha più tempo per sé e per ciò che si vuol fare, un tempo più tranquillo che permette quindi di sedersi alla propria scrivania, davanti al pc, e vergare due righe per non lasciare questo blog immensamente vuoto e immensamente poco aggiornato. Quindi lo giuro, avevo proprio intenzione di farlo, e lo avrei fatto anche se… anche se non avessi avuto una fantasticissima notizia da condividere con vobis, ovvero: la mia prima vendita su Etsy! Cavolacci che emozione!
Le cose sono andate così: ero in cassa al supermercato (essì, le famose cose entusiasmanti del week end!), aggiorno distrattamente le mail dal telefono e… oddio, vien fuori questa mail di Etsy, troppo bellina, con l’immagine di uno champagne stappato che mi dice che ho fatto la mia prima vendita! Caspiterina! Volevo quasi coinvolgere le due vecchine che avevo dietro in cassa (“Hei nonne, festeggiamo questa cosa!”), ma poi, peraltro ricordandomi che le due stesse serafiche vecchiette stavano per fregarmi il posto in cassa poc’anzi, mi sono fortunatamente trattenuta dall’improvvisare qualsivoglia party.

Insomma ragazzi, sono davvero felicissima; se ne va un esemplare di una delle mie memorie del mare preferite, Cloe (ma altre Cloe rimangono disponibili nel mio negozietto). Ringrazio di cuore, di cuore, la persona a cui andrà… Sarai sempre nel mio cuore, la prima vendita online non si scorda mai (anche perché sarà pure l’ultima, ahah!).

Con questa notiziona per il momento chiudo… tornerò prestissimo ad aggiornarvi su tutte le novità che bollono in pentola, di cui, dunque, sarò a breve a parlare in queste pagine. Grazie a tutti quelli che mi supportano sempre, nella vita ‘reale’, su instagram e su facebook… Il vostro incoraggiamento è sempre la cosa più preziosa.
A presto!

PS: per chi me lo chiedesse, Il Mio Aiutante, lo scoiattolo tuttofare, sta bene, lavora molto ma vi garantisco che è ben ricompensato con pregiata frutta secca… Eppoi ha già avuto su queste pagine i suoi quindici minuti di celebrità warholiana, che vuole di più? ;-)

Ecco la mail emozionante di Etsy!

giovedì 3 settembre 2015

Settembre

Ed ecco incominciato settembre, con il suo tipico clima mentale da back to school. Certo, avendo chiuso con la scuola da una decade non dovrei più sentirmi coinvolta da questa logica, eppure anche chi è un po’ più cresciutello (vero cara? – mi rivolgo all’amica mia Serena) vive un po’ il rientro settembrino come il ritorno sui banchi, il ritorno ai doveri, il momento in cui, diciamolo, il cazzeggio finisce e il cuore si avvilisce, e c’è pure uscita una (pessima) rima.

Dicevo nel mio precedente post che in realtà il mio agosto non è stato proprio di ‘pausa’, di svago sì però, uno svago fattivo, perché una tragica incostante come me è riuscita miracolosamente, inspiegabilmente ad applicarsi con maggiore continuità e a dare forma alla piccola botteguccia su etsy, il mio micronegozio online dove, sapevatelo, troverete poche cose ma, come ho già avuto occasione di scrivere, spero buone. Ma in realtà non è stato tutto merito mio, diciamolo: la forza trainante e pure sgobbante, vogliamo dirlo?, è stata lui, il mio insostituibile aiutante, che a furia di pinzettare e comporre collane s’è pure smaciullato una zampina! Povero! Ma lo ripago con mandorle, noccioline, arachidi e tantissimo amore (oltre vabbè allo sfruttamento della manodopera). Come si chiama? Il Mio Aiutante, proprio così, come i nomi nei romanzi di Daniel Pennac. Seguiranno shot in cui lo vedrete all’opera (–psst! non fatelo sapere all’ispettorato del lavoro e nemmeno alla protezione animale, vi ricordo che chi fa la spia non è figlio di maria!) e poi, naturalmente, promessi e arriveranno, i post illustrativi dedicati ciascheduno a una singola collana della mia collezione Memorie del Mare. Datemi giornate di centordici ore e farò anche questo! Scherzo, per me è un grosso piacere dedicarmi alle mie creazioncelle handmade, e grazie a tutti voi che in un modo o nell’altro mi dimostrate il vostro supporto.
E tu, Il Mio Aiutante, viè qua che dobbiamo fare una foto!

A presto miei aficionados, con vari aggiornamenti su tutto!

Lo sguardo tenero di chi ancora non ha capito che la vita è sofferenza e sfruttamento

sabato 29 agosto 2015

E negozio su Etsy fu

Agosto sta finendo, il che è davvero un peccato per non dire una disgrazia: le ferie sono una fantastica benedizione e queste settimane sono state molto intense. Sono riuscita a sfruttare questi giorni di ‘libertà’ dal lavoro con due vacanze meravigliose in due luoghi del mio cuore, qualche passeggiata nella mia bella città, Milano (sissignori, Milano è bellissima!), ho visitato posti nuovi, intasato la Canon di fotografie, incontrato scoiattoli, fatto delle buone cenette, bevuto un sacco di cappuccini in belle location e soprattutto… ho proseguito la mia attività da maldestra jewellery maker, da creatrice di bijoux handmade. Dopo lunghe sessioni fotografiche sul balconcino di casa per sfruttare al meglio la luce, intervallate da pause a base di succo di frutta ghiacciato e creme di latte preparate con l’Aeroccino Nespresso (Iddio lo benedica, per me è un santo da calendario, giuro che gli assegnerò un giorno in cui onorarlo e festeggiarlo), sono finalmente riuscita ad allestire il mio negozietto su Etsy[lacrime sparse di giuoja e di fatica]

Sicché… let me introduce you my etsy shop!

Ok ok, come vedete è ancora un po' vuotino ma ce stiamo a lavorà!

Ora, cari amici e care amiche del blog, sappiate che il mio negozio etsy è proprio un negoziettoettoetto, una cosina minuscola, con pochi articoli ma spero buoni… Una botteguccia ecco, nulla di più. Ma posso garantire che ogni grammo dei miei gioielli contiene una libbra, un chilo anzi, di amore e passione per quel che faccio. Spero possiate apprezzare i miei sforzi elefantiaci!
Scherzo dai, nessuno sforzo, solo il tentativo di fare le cose per bene. O, meglio, al massimo delle mie possibilità. Occhei, siamo onesti, qualche sforzo ma tanta emozione e una valanga di entusiasmo. Mi riprometto ora di riuscire di aggiornare più frequentemente questo blog, anche per non privarvi del racconto delle mie mirabolanti avventure alle prese con la creazione di gioielli (soprattutto) ma anche alle prese con la cosidetta social promotion, che essendo io una simpatica schiappa da questo punto di vista, mi risulta ostica assai. Insomma ne vedremo delle belle, c'è molta paiura in me.
Ora vi lascio, vado a capire come diavolo funziona facebook…

Un abbraccio a tutti e, fondamentale, prima di chiudere questo post, un doveroso ringraziamento. A tutte quelle magnifiche persone che mi sono intorno e chi mi hanno supportato in questa avventura. Ragazzi miei, comunque andrà, senza di voi non sarei arrivata a questo punto.

Grazie a mamma e papà ♥, al mio amore Claudio ♥, alla mia sorella Clod e al mio cognato Vittorio ♥, e non sarà mai abbastanza per ringraziarvi; a Serena, Marina, Vika e Maurizio, alla mia zia Grazia, ad Annalisa, a Laura e Stefano. 
Grazie a tutti voi, di cuore.

giovedì 30 luglio 2015

Aggiornamenti veloci e foto di gruppo

Dopo una lunghissima pausa dallo scrivere su questo blog, pausa durante la quale ho proseguito l’attività da artigiana maneggiona, anche lesionandomi un pollice a furia di tenere in mano le pinze (scherzo dai!), torno finalmente a queste pagine per un breve aggiornamento sulla mia attività hobbistica. Grandi novità infatti (ma n’dove?) si affacciano all’orizzonte! Finalmente quasi tutti i materiali acquistati online mi sono giunti e la ‘Memorie del mare gioielli’ ha potuto sfornare un po’ di modelli anche nuovi e tra loro diversi… Per il momento mi sembra di poter contare sull’entusiasmo delle persone intorno a me, piuttosto gasatelle sul tutto e anche parecchio lusinghiere nei confronti delle mie criescions… Spero e confido nella loro sincerità e onestà intellettuale!

Ad ogni modo è pur vero che, oltre alla creazione in sé, che risulta quasi essere paradossalmente “il meno” in questi casi, ci sono una marea di cose da fare per presentare un prodotto e venderlo dignitosamente. Vi ricordo che presto infatti vorrei inaugurare una botteghina su Etsy dal nome Gioielli Memorie. E comunque sì, dicevo, ci sono un mucchio di cose a cui pensare: la confezione, che è l’abito di ogni acquisto, le foto per il negozio online, a dir poco fondamentali, informazioni su spedizioni e imballaggi da reperire in quel luoghi gialloblu spesso mooolto affollati che prendono il nome di uffici delle poste. Insomma, ce n’è di roba da affrontare! Ma mi sostiene, come dicevo, l’apprezzamento che chi ha visto i miei umili gioielli ha manifestato. Grazie a ognuno di voi!

Così, in attesa di aprire il negozio su Etsy e diventare più social (anche questo so che è fondamentale, e io son un po’ una pippa, abbiate pietà di me e dei miei 29 anni malspesi), vi lascio con una ‘foto di gruppo’ dei miei gioielli, i primissimi che ho realizzato, giusto un po’ per rendere l'idea, in modo globale, della loro estetica … Seguiranno lo prometto foto migliori e post dedicati a ogni singola collana. Per il momento tutte le persone che conosco hanno eletto la loro preferita… quale sarà la vostra? ;-)

A presto! 


domenica 28 giugno 2015

"Vola solo chi osa farlo"

Bene, eccoci di nuovo qui…
Questi ultimi giorni sono stati felicemente intensi dal punto di vista della creatività, ma quest’oggi ho deciso di dedicare un po’ di tempo per aggiornare questo appena nato e sennò già languente blog, eheh
Anche perché in realtà non ho ancora raccontato come è nato tutto quanto.
Giusto, come nasce l’idea di creare dei gioielli con il nome di memorie del mare?
Ok, vi ho già parlato della mia passione per le conchiglie… Sta di fatto però che questa sarebbe potuta rimanere solo una passione ‘mentale’ se un giorno non mi fossi trovata davanti a una cosa che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. Dei ciondoli. Di conchiglie. Vere. Dei ciondoli di conchiglie vere! Insomma, tutto ciò che era sufficiente a far cortocircuitare il mio povero cervellino. Sono andata letteralmente in tilt, e ho pensato a quali strepitose collane avrei potuto realizzarvi… Così ho fatto il mio acquisto – non riuscendo a decidermi sui modelli, tutti troppo belli e allettanti – e ho incominciato a pasticciarci. Creando un paio di modelli differenti, unendo altro materiale che già avevo a casina. E santo cielo, non mi aspettavo le reazioni entusiaste di sorella, amiche, sconosciute passanti attirate da quanto mi vedevano al collo (spero attirate positivamente, in effetti non conoscerò mai il grado della loro presunta benevolenza!), e persino la cameriera d’un ristorantino caruccio e semplice semplice dove mi capita spesso di andare con le persone del mio cuore, che ha indicato la mia collana gridando: ‘Che bella’!
Insomma, quando si riceve un complimentino si è già piuttosto contentelle, via, ma se lo si riceve per una cosa fatta con le proprie mani… l’emozione triplica! Quadruplica!
Insomma, misurando un certo entusiasmo intorno a me, ho pensato che a quanto pare queste conchiglie-ciondolo non piacevano solo a me, e spinta da un pizzico di audacia - ma del resto, come scrive Sepulveda, “vola solo chi osa farlo” - mi son detta: sai che c’è Sara? Ora tu compri un po’ di queste conchiglie e i materiali che ti servono e ci provi. Provi a venderle, su internet magari, e su quel sito bellissimo, nelle cui acque ho navigato spesso in cerca di ispirazione nonché parecchie volte come acquirente: Etsy. Perché no, insomma? Al massimo avrò speso (e non buttato) qualche soldino per qualcosa che comunque mi piace. E che userò io, o che regalerò alle persone a me vicine che potranno apprezzare.
E così ho fatto questa piccola follia, che debbo dire 'non mi appartiene', nel senso che ho sempre finalizzato le mie attività creative a qualcosa di creato solo per me, in pezzi unici, o al massimo per qualcuno a me vicino, al quale ne ho fatto dono, anche in forza di quella tragica mancanza di sistematicità e metodo cui accennavo nel mio primo post...
In attesa di capire cosa succederà, vi lascio con la foto d’una conchiglia sottovetro, che potrete trovare pure sul mio profilo instagram… La mia casetta è piena di barattolini di conchiglie! E tra l'altro credo d'abitare nella città d'Italia quasi più distante dal mare!
Dal prossimo post però inizierò a mostrare qualche foto in più proprio delle mie collane… Non appena avrò scaricato le foto fatte con la mia reflex approfittando di uno di questi bei primi e luminosissimi giorni d’estate.
A presto!

Sara


mercoledì 17 giugno 2015

Si inizia!


Ciao a tutti quelli che passeranno di qui!
Primo post d’un nuovo blog…
Che dire?
Mi chiamo Sara e fin da quando ero piccina ho sempre avuto una febbrile passione e curiosità per le attività creative, manuali, quelle in cui mettere in gioco l’immaginazione e anche un po’ di artigianalità; complice forse un babbo un po’ artista, pittore, ex grafico, un creativo con la C maiuscola, e pure una mamma maestra… Insomma, qua la fantasia, per me e mia sorella, è sempre stata pane quotidiano.
Ora che non sono più tanto piccola mi rimane molto volentieri, nello spazio libero lasciato dalle incombenze della vita ‘adulta’ (anche se onestamente fatico ad usare quest’aggettivo per descrivermi eheh), la voglia di ritagliarmi un po’ di tempo per esprimermi, attraverso una serie di attività multiformi che mi diano, al di là del risultato, la soddisfazione di pensare: ehi, questo l’ho fatto io! E l’ho creato dal nulla! Wow!
Per cui la mia cameretta è sempre stata il laboratorio di disegni, quadretti, scarabocchi a biro o in tratto pen, cartoncini, perline. Un’altra grande, grandissima passione è quella per la fotografia; che tra un viaggetto o una passeggiata nella mia città provo a coltivare, anche se nel passato ho avuto una passione smodata per la fotografia di cibo!

Ma non voglio confondervi le idee (ecco io sono mooolto confusionaria).
Diciamo che il mio difetto è la tragica mancanza di costanza: non riesco mai a trasformare nulla di ciò a cui mi dedico in qualcosa di metodico, e di questo me ne cruccio. Ammiro molto le persone che, oltre alla fantasia e all’estro riescono a mettere anche concretezza in ciò che fanno. E su internet si possono leggere tante belle storie al riguardo, che sono state il mio sprone a dare vita a questo spazio.

Un po’ per questo dunque nasce il blog: con l’obbiettivo cioè di appuntare – non sui soliti foglietti sparsi in camera mia – nero su bianco i miei progetti e realizzarli. Anche perché è qualche tempo che mi frullano in testa alcune ideuzze… non vorrei disperderle o abbandonarle come al solito.

Queste idee hanno a che fare con i gioielli, che sono una mia grandissima e debordante passione. Il mio motto è: la vita è troppo breve per indossare bigiotteria piccola! È bigiotteria, deve farsi notare! Deve tintinnare, deve essere divertente! Ma nonostante il suo scarso valore, incomparabile certo rispetto ai metalli e materiali preziosi, credo che la bigiotteria possa ugualmente ammantarsi d’eleganza e anche di poesia. Soprattutto se si tratta di gioielli realizzati a mano, con amore, come tutte le cose artigianali… Forse è un concetto abusato, ma è talmente basilare che è giusto sottolinearlo.

Se qualcuno avrà voglia di seguirmi scoprirà qualcosa in più su di me sulle mie creazioni… Da qui il sottotitolo di questo blog: collane, creazioni, chiacchiericcio.
Quanto al titolo, memorie del mare: io amo le conchiglie. Più ancora del mare! È assurdo ma è così. E sono proprio le conchiglie a conservare la memoria del mare, con la loro unica e incredibile storia. Per me sono sempre state un oggetto ricercato sulla spiaggia e portato con me in città, chiuso in barattoli di vetro a ricordarmi la vita spumeggiante delle onde. Sono state ispirazione per disegni a china e adesso… vorrebbero diventare l’idea alla base di alcuni gioielli.
Dal prossimo post spero di raccontarvi meglio e più al riguardo.
Intanto grazie-grazzissimo per la lettura e la visita, a presto!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...