sabato 31 ottobre 2015

Di gazebi ed altre novità

Carissimi supporter! Grandi, grandissime novità si affacciano all’orizzonte di questa Armata Brancaleone a cui non fate mai mancare il vostro affetto di tifosi! E quando dico grandi non lo dico per esagerare, nonnò, intendo proprio grandi novità, grandi nel senso di ingombranti eh.
Signore e signori, io e la mia socia… abbiamo (fatto il passo più lungo della gamba ahahah!) acquistato un gazebo!

Ora, voi sapete, visto che attenti come siete non vi sfugge niente, che qualche settimanella fa ci siamo cimentate nel nostro primo mercatino, io con le mie memorie del mare e la mia amica con i suoi splendidi gioielli vintage con cabochon smaltati; e che in quell’occasione, rimediati i tavoli per allestire il banchetto, abbiamo goduto d’un gazebo prestatoci gentilmente dagli organizzatori dell’iniziativa mozzese. È però pur vero che il gazebo fa parte della ‘dotazione’ d’un qualunque hobbista che si rispetti, essendo peraltro altresì richiesto da chi organizza eventi simili – o comunque, dato per scontato.
Essendo all’inizio ma proprio al superinizio di questa nostra impresa, abbiamo ponderato attentamente l’acquisto, soppesando pro e contro della cosa: certo, sarebbe stata una bella spesetta, ma di per contro non essere in possesso del gazebo ci avrebbe difatto tagliato fuori dal poter partecipare a molti mercatini. E dunque, dopo gravi ed elaborate cogitazioni durate all’incirca una decina di minuti, davanti ai cappuccini del baretto dove snoccioliamo i nostri talenti organizzativi, abbiamo deciso: che gazebo sia!

Così abbiamo provveduto all’acquisto, trovando un articolo, bisogna dirlo, piuttosto a buon mercato. Comprato online, è giunto a casina mia con corriere 48 ore dopo: un bel gazebo con telo bianco, a fisarmonica, un rassicurante pezzo unico, l’ideale per noi dummies, che praticamente si apre (quasi) da solo. Simile a quello dei nostri fantastici vicini di bancarella alla Festa d’Autunno, che infatti ci avevano amorevolmente suggerito l’acquisto (grazie!)

Pesicchia un po’ (in realtà il minimo sindacale per una naturale ragione di statica) ma io e la socia sotto la scorza di leggiadre ideatrici di bijoux (?) siamo in realtà due omacci da cantiere, e non sono certo diciotto chili sulle spalle a poterci fermare, yeee! [disse prima di stramazzare al suolo sotto al gazebo]

Ad ogni modo: il gazebo c’è, è momentaneamente parcheggiato nel salotto di casa mia (grazie mammina e papino per la vostra pazienza da santi!), visto lateralmente nella sua sacca sembra una mummia del Museo Egizio di Torino, ma… deve ancora essere provato. Ed è per questo che uno di questi giorni, tempo atmosferico permettendo, urgerà farne un varo en plein aire (ok finora ho mantenuto la serietà, comunque volevo dire che io e la socia lo chiamiamo cazzebo – questo per gli amanti delle notizie senza importanza e pure un po’ stiupidelle). Per questo, miei cari affezionati, se nei prossimi giorni passeggerete per uno dei tanti bei parchi della zona nord ovest di Milano e vedrete due squinternate che cercano di montare un gazebo rimanendoci incastrate dentro, ebbene sì, quelle siamo proprio noi!

Resoconterò nei prossimi giorni anche questo tassello fondamentale dell’impresa. Intanto sappiate che le vostre due prodi stanno cercando nuovi mercatini per poter mostrare le proprie creazioni… Forse (forse) c’è già una data, e a tempo debito, quando cioè, anche qui, sarà tutto confermato, vi diremo.

Alla prossima con i vari aggiornamenti, trascorrete tutti un fine settimana bellissimo!


Una manciata di memorie del mare prese a caso

lunedì 19 ottobre 2015

Mozzo – Bilancio e resoconto dal nostro day after

E così il mercatino è andato.
Velocissima cronaca della giornata per deliziare tutti voi che l’attendete spasmodicamente (ma ‘ndove?).
Sveglia alle 5.45, partenza alle 6.30, viaggio a bordo di una Punto scassona, carica più d’un Transit ma bellissima, che al casello della A4 ha iniziato a mostrare il suo leggero disappunto emanando un amabile odore di bruciato dal cofano… benone!
Ma incredibilmente siamo giunte, in un Mozzo ancora sonnacchioso avvolto da una grigia aria umida… Sopraffatte dall’emozione (e dall’angoscia, diciamolo) chiediamo agli organizzatori dove dobbiamo posizionarci e raggiungiamo il luogo x… Il gazebo che ci prestano è un meraviglioso, emozionante cumulo di tubi e raccordi infilato in uno scatolone di cartone, la voglia di fuggire diventa tanta ma per fortuna due salvatori della patria si impietosiscono ai nostri sguardi impanicati e dopo qualche minuto il gazebo è pronto.
A quel punto non ci resta che dedicarci all’allestimento vero e proprio, il nostro, e dai nostri cinquecento sacchetti escono via via supporti, decorazioni e collane. Collane. Collane e braccialetti. E anelli. E lo scoiattolo, certo, Il Mio Aiutante. L’umido è tale che i nostri capelli si reinventano in discutibili nuove forme e le pagine del libro che Marina ha portato per mostrare i suoi bellissimi segnalibri handmade si arricciano e si imbevono d’acqua… Un freddo umido dinanzi al quale, novelline!, non eravamo attrezzate! Che è il motivo per cui ho ancora simpatici brividi di freddo.

Così, sotto al telo verde bosco del nostro gazebo, la giornata comincia, allietata dalla compagnia dei nostri fantastici vicini di bancarella, una coppia di fratelli che ce ne racconta di ogni facendoci sbellicare dalle risate, aiutandoci a passare il tempo morto dell’ora di pranzo nonché facendoci pure scordare un po’ il freddo e l’umidazza.

Con loro ci divertiamo un pacco sinché anche il nostro lato di manifestazione, lentamente (tenete conto che si era veramente periferici, la loro era l’ultima e la nostra la penultima bancarella – o prima e seconda, se preferite…) inizia ad animarsi… Ed ecco fioccare complimenti (“oh, questo è un allestimento da professionisti!” decreta un signore, evidentemente ubriaco, essendo noi due principianti assolute; “che belle”, “che bella idea”, “complimenti” e via dicendo) finché non sblocchiamo la situazione con… la nostra prima vendita! Peraltro fatta in meravigliosa sincronia, io la mia e Marina la sua! Amarillide è stata la prima memoria del mare a spiccare il volo ieri, non lo scorderò.♥

E così la giornata è proseguita, togliendoci insperatamente più d’una soddisfazione… Ma chi se l’aspettava? Col poco passaggio, l’umidità al 200%, la nostra posizione periferica e pure rientrante, e con la nostra totale inesperienza in questo campo?

Nel pomeriggio arriva poi una fetta gigantesca di parentado a portare il proprio supporto e il proprio incoraggiamento alle due hobbiste della domenica, ricoprendole di dolcezze e complimenti.
Le ore sono scivolate via, e alle 18, come previsto, sbaracchiamo. Quella furbazza della mia socia riesce a incastrare una signora e a banco smontato le vende tre e dico tre segnalibri, autoesonerandosi con una manovra untuosa dall’insidioso compito di smontare il gazebo… Scherzo, ovviamente ella è stato il polo fondamentale della giornata (e senza di te mia cara socia ieri mattina forse nemmanco avremmo avuto il gazebo, e lo sai bene!) e la sua ultima cliente si era evidentemente innamorata già prima dei bellissimi bookmarks che ha deciso però solo in un secondo momento di acquistare… ma son soddisfazioni!

E devo dire che questa giornata di soddisfazioni me ne ha date decisamente parecchie, tra le insperatissime vendite (un grazie di cuore a chi si è portato via con sé una mia memoria del mare!), la piacevolezza (apparte il freddo) della situazione, il cazzeggio bellissimo coi vicini della Bancarella dei balocchi, la condivisione con la socia e amica, la visita dei miei amorevoli parenti, i complimenti e le attenzioni ricevute, i commenti su facebook e gli in bocca al lupo su Instagram…


Per cui grazie Mozzo (Mozzo con due geta, direbbe il navigatore della mia socia ahah), per averci fatto vivere questa first experience in maniera così bella, intensa e positiva! Che non è per niente poco.


Il mio lato di bancarella

Il lato di Marina


giovedì 15 ottobre 2015

37 – Il nostro primo mercatino

Carissimi aficionados, è con sommo gaudio che posso finalmente darvi la mirabolante notizia della partecipazione al mio primo mercatino!
Yeeeeeeee!
Poi andrà male e non ci sarà nulla da festeggiare ihih, ma per il momento l’emozione è veramente tanta assai. Senza considerare che, come ho già avuto l’onore di raccontare, l’impresa sarà condivisa con la mia amica, che porterà con sé i suoi splendidi bijoux e accessori, creazioni veramente meravigliose e originali… Il che, già so, renderà comunque speciale la giornata, come speciale è stata tutta la preparazione di questa nostra prima bancarella (e anche ultima eheheh).

Ma veniamo alle informazioni pratiche: sarà la Festa d’Autunno di Mozzo la cornice ove le vostre due prodi si cimenteranno con il loro primo allestimento da hobbiste; Mozzo è un piccolo comune della provincia di Bergamo, e il luogo designato consiste in piazza Trieste, dove dalle ore 9 alle ore 18 potrete trovare sessanta bancarelle di hobbisti (tra cui lo nostra) e di gastronomia, un mercatino dell’usato e del vintage, gonfiabili per i piccini. Ah, e poi c’è la nostra bancarella. L’avevo già detto forse? ;)

Ora, non vi tedierò coi risvolti tragicomici che la preparazione del tutto ha generato; sappiate che con Marina molto ci siamo divertite e pure tanto spaventate ahhh, com’è normale essendo noi due absolute beginners. Ma una cosa è certa: l’aver preparato, studiato e pensato tutto con amore. Con amore, ed entusiasmo, oltreché con creatività. Che è poi la cifra di ogni lavoro artigianale fatto con passione e genuinità. Ci vuol passione… cantava qualcuno.
Ad ogni modo ce l’abbiamo fatta, pare, e ora siamo qui ad attendere che la giornata di domenica cominci. Resta solo da sciogliere il nodo dell’auto, cui vi avevo già accennato nel post precedente, sul quale abbiamo onestamente traccheggiato un po’… Insomma come vedete cari amici potrebbe pure essere che non riusciremo ad arrivare al luogo designato, e rimarremo lost in bergamasca, tutto è possibile.

Ma scherzi a parte sento come al solito di dover vergare qualche ringraziamento: innanzitutto agli organizzatori del mercatino, che vedendo online le foto delle mie collane ci hanno accordato la partecipazione. Poi a tutti coloro a noi vicini che ci hanno supportato col loro aiuto a dir poco fondamentale. Che poi alla fine siete tutti voi che arriverete a leggere questa pagina. Grazie di cuore!

So, ricapitolando:
Festa d’Autunno a Mozzo, BG
18 ottobre 2015
h: 9.00-18.00

Quindi: noi vi si aspetta numerosi, numerosissimi, intasate le autostrade, le statali e le strade secondarie: la bancarella a metà percorso, la numero 37, un lato dorato e luccicoso pieno di memorie del mare e l’altro colorato e stuzzicante nei suoi cabochon dalle mille sfumature, vi attende insieme a me e Marina, emozionaterrime fin d’ora per questa intensa giornata che ci apprestiamo a vivere. Speriamo solo che non vada peggio… Ovvero che non piova!

See you soon in Mozzo!

nun ve dico a che ora ce dovemo arzà

martedì 6 ottobre 2015

Tempus fugit

Caspiterina, ma vi siete accorti di quanto il tempo scorra velocissimo e inesorabile? Occhei, lo so, se siete approdati sin qui lo avrete fatto probabilmente in cerca di news sulle mie collanine, quindi giustamente che v’importa di queste grandi domande dell’umanità?
Forse anche nulla, o non almeno in questo contesto poco serio; e come biasimarvi. Sta di fatto che di tempo ce n’è sempre pochissimo, per cui anche gestire il mio negozietto, realizzare le collane, ordinare il necessario, gestire malamente come malamente faccio i miei profili instagram e facebook, se fatto nel tempo del fine settimana, risulta un’ardua impresa, o almeno è tale per la sottoscritta.

Nell’ultimo post vi ho parlato delle due novità di stagione, ossia Foglia di Mare e Foglia di Sole; nel frattanto la produzione creativa non si è arrestata ed è nata un’altra memoria del mare di nome Clizia e pure due braccialetti… Ma di questo parleremo meglio la prossima volta, sperando di poter documentare meglio il tutto anche con qualche fotografia.

In realtà possiamo dire che, esclusa la parte strettamente creativa, questa micro impresa a cui mi sto dedicando si muove su due fronti: quello dello shop online e, in generale, internettaro (scrivi le inserzioni, fai le foto, aggiorna i soscial, traduci in inglese i testi e delizia anche i britannici e gli ammerecani con le tue ostiate) e quello reale, concreto, legato all’organizzazione del famoso mercatino di cui vi ho parlato. Perché, ebbene sì, abbiamo un mercatino. Se non ci saranno intoppi e se non scenderà il diluvio universale, in una data segretissima e da una località top secret, e io e la mia grandiosa compagna d’avventure ci daremo a questa nuova esperienza. Ovviamente tutto rimarrà top secret sinché non sarà confermato; poi via di sordida pubblicità e di spam a tutto andare, ché d’altra parte la pubblicità è l’anima del commercio.

Per cui in questo preciso momento le domande sono: andranno bene i tavolini che abbiamo per allestire la bancherella? Quale delle nostre due utilitarie scalcinate potremo adoperare per l’impresa? “La mia no, si rompe prima d’arrivare”; “E allora prendiamo la mia ma guidi tu che io non so guidare fin là”, e via di altre amene problematiche. Riuscirà questa Armata Brancaleone quantomeno ad arrivare nel luogo deputato all’esposizione e alla compravendita da hobbista della domenica con le proprie bellissime (modestia a palate) mercanzie?

Chi lo sa! E come vedete, questo è un interrogativo ancora più grosso di quello col quale ho aperto questo post. Potete forse negarlo?

Alla prossima! 


Le memorie del mare quasi al completo!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...