Carissimi supporter! Grandi, grandissime novità si
affacciano all’orizzonte di questa Armata Brancaleone a cui non fate mai mancare
il vostro affetto di tifosi! E quando dico grandi non lo dico per esagerare, nonnò,
intendo proprio grandi novità, grandi nel senso di ingombranti eh.
Signore e signori, io e la mia socia…
abbiamo (fatto il passo più lungo della gamba ahahah!) acquistato un gazebo!
Ora, voi sapete, visto che attenti come siete non vi sfugge
niente, che qualche settimanella fa ci siamo cimentate nel nostro primo
mercatino, io con le mie memorie del mare e la mia amica con i suoi splendidi
gioielli vintage con cabochon smaltati; e che in quell’occasione, rimediati i
tavoli per allestire il banchetto, abbiamo goduto d’un gazebo prestatoci
gentilmente dagli organizzatori dell’iniziativa mozzese. È però pur vero che il
gazebo fa parte della ‘dotazione’ d’un qualunque hobbista che si rispetti,
essendo peraltro altresì richiesto da chi organizza eventi simili – o comunque,
dato per scontato.
Essendo all’inizio ma proprio al superinizio di questa
nostra impresa, abbiamo ponderato attentamente l’acquisto, soppesando pro e
contro della cosa: certo, sarebbe stata una bella spesetta, ma di per contro
non essere in possesso del gazebo ci avrebbe difatto tagliato fuori dal poter
partecipare a molti mercatini. E dunque, dopo gravi ed elaborate cogitazioni durate
all’incirca una decina di minuti, davanti ai cappuccini del baretto dove
snoccioliamo i nostri talenti organizzativi, abbiamo deciso: che gazebo sia!
Così abbiamo provveduto all’acquisto, trovando un articolo,
bisogna dirlo, piuttosto a buon mercato. Comprato online, è giunto a casina mia
con corriere 48 ore dopo: un bel gazebo con telo bianco, a fisarmonica, un
rassicurante pezzo unico, l’ideale per noi dummies, che praticamente si apre
(quasi) da solo. Simile a quello dei nostri fantastici vicini di bancarella
alla Festa d’Autunno, che infatti ci avevano amorevolmente suggerito l’acquisto
(grazie!)
Pesicchia un po’ (in realtà il minimo sindacale per una naturale
ragione di statica) ma io e la socia sotto la scorza di leggiadre ideatrici di
bijoux (?) siamo in realtà due omacci
da cantiere, e non sono certo diciotto chili sulle spalle a poterci fermare,
yeee! [disse prima di stramazzare al suolo
sotto al gazebo]
Ad ogni modo: il gazebo c’è, è momentaneamente parcheggiato
nel salotto di casa mia (grazie mammina e papino per la vostra pazienza da
santi!), visto lateralmente nella sua sacca sembra una mummia del Museo Egizio
di Torino, ma… deve ancora essere provato. Ed è per questo che uno di questi
giorni, tempo atmosferico permettendo, urgerà farne un varo en plein aire (ok
finora ho mantenuto la serietà, comunque volevo dire che io e la socia lo
chiamiamo cazzebo – questo per gli amanti delle notizie senza importanza e pure
un po’ stiupidelle). Per questo, miei
cari affezionati, se nei prossimi giorni passeggerete per uno dei tanti bei parchi
della zona nord ovest di Milano e vedrete due squinternate che cercano di
montare un gazebo rimanendoci incastrate dentro, ebbene sì, quelle siamo
proprio noi!
Resoconterò nei prossimi giorni anche questo tassello
fondamentale dell’impresa. Intanto sappiate che le vostre due prodi stanno
cercando nuovi mercatini per poter mostrare le proprie creazioni… Forse
(forse) c’è già una data, e a tempo debito, quando cioè, anche qui, sarà tutto
confermato, vi diremo.
Alla prossima con i vari aggiornamenti, trascorrete tutti un
fine settimana bellissimo!
Una manciata di memorie del mare prese a caso |