E così il mercatino è andato.
Velocissima cronaca della giornata per deliziare tutti voi
che l’attendete spasmodicamente (ma ‘ndove?).
Sveglia alle 5.45, partenza alle 6.30, viaggio a bordo di
una Punto scassona, carica più d’un Transit ma bellissima, che al casello della A4 ha iniziato a mostrare il suo leggero disappunto emanando un
amabile odore di bruciato dal cofano… benone!
Ma incredibilmente siamo giunte, in un Mozzo ancora
sonnacchioso avvolto da una grigia aria umida… Sopraffatte dall’emozione (e
dall’angoscia, diciamolo) chiediamo agli organizzatori dove dobbiamo
posizionarci e raggiungiamo il luogo x… Il gazebo che ci prestano è un
meraviglioso, emozionante cumulo di tubi e raccordi infilato in uno scatolone
di cartone, la voglia di fuggire diventa tanta ma per fortuna due salvatori
della patria si impietosiscono ai nostri sguardi impanicati e dopo qualche
minuto il gazebo è pronto.
A quel punto non ci resta che dedicarci all’allestimento
vero e proprio, il nostro, e dai nostri cinquecento sacchetti escono via via
supporti, decorazioni e collane. Collane. Collane e braccialetti. E anelli. E
lo scoiattolo, certo, Il Mio Aiutante. L’umido è tale che i nostri capelli si
reinventano in discutibili nuove forme e le pagine del libro che Marina ha
portato per mostrare i suoi bellissimi segnalibri handmade si arricciano e si
imbevono d’acqua… Un freddo umido dinanzi al quale, novelline!, non eravamo
attrezzate! Che è il motivo per cui ho ancora simpatici brividi di freddo.
Così, sotto al telo verde bosco del nostro gazebo, la
giornata comincia, allietata dalla compagnia dei nostri fantastici vicini di
bancarella, una coppia di fratelli che ce ne racconta di ogni facendoci
sbellicare dalle risate, aiutandoci a passare il tempo morto dell’ora di pranzo
nonché facendoci pure scordare un po’ il freddo e l’umidazza.
Con loro ci divertiamo un pacco sinché anche il nostro lato
di manifestazione, lentamente (tenete conto che si era veramente periferici, la
loro era l’ultima e la nostra la penultima bancarella – o prima e seconda, se preferite…) inizia ad
animarsi… Ed ecco fioccare complimenti (“oh, questo è un
allestimento da professionisti!” decreta un signore, evidentemente ubriaco, essendo
noi due principianti assolute; “che belle”, “che bella idea”, “complimenti” e
via dicendo) finché non sblocchiamo la situazione con… la nostra prima vendita!
Peraltro fatta in meravigliosa sincronia, io la mia e Marina la sua! Amarillide è stata la prima memoria del mare a spiccare il volo ieri, non lo scorderò.♥
E così la giornata è proseguita, togliendoci insperatamente
più d’una soddisfazione… Ma chi se l’aspettava? Col poco passaggio, l’umidità
al 200%, la nostra posizione periferica e pure rientrante, e con la nostra
totale inesperienza in questo campo?
Nel pomeriggio arriva poi una fetta gigantesca di parentado
a portare il proprio supporto e il proprio incoraggiamento alle due hobbiste
della domenica, ricoprendole di dolcezze e complimenti.
Le ore sono scivolate via, e alle 18, come previsto,
sbaracchiamo. Quella furbazza della mia socia riesce a incastrare una signora e a
banco smontato le vende tre e dico tre segnalibri, autoesonerandosi con una
manovra untuosa dall’insidioso compito di smontare il gazebo… Scherzo, ovviamente ella è stato il polo fondamentale della giornata (e senza di te mia cara
socia ieri mattina forse nemmanco avremmo avuto il gazebo, e lo sai bene!) e la
sua ultima cliente si era evidentemente innamorata già prima dei bellissimi bookmarks che ha deciso però solo in un
secondo momento di acquistare… ma son soddisfazioni!
E devo dire che questa giornata di soddisfazioni me ne ha
date decisamente parecchie, tra le insperatissime vendite (un grazie di cuore a chi si è portato via con sé una mia memoria del mare!), la piacevolezza
(apparte il freddo) della situazione, il cazzeggio bellissimo coi vicini della
Bancarella dei balocchi, la condivisione con la socia e amica, la visita dei miei
amorevoli parenti, i complimenti e le attenzioni ricevute, i commenti su facebook
e gli in bocca al lupo su Instagram…
Per cui grazie Mozzo (Mozzo con due geta, direbbe il
navigatore della mia socia ahah), per averci fatto vivere questa first experience in
maniera così bella, intensa e positiva! Che non è per niente poco.
Il mio lato di bancarella |
Il lato di Marina |
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