lunedì 19 ottobre 2015

Mozzo – Bilancio e resoconto dal nostro day after

E così il mercatino è andato.
Velocissima cronaca della giornata per deliziare tutti voi che l’attendete spasmodicamente (ma ‘ndove?).
Sveglia alle 5.45, partenza alle 6.30, viaggio a bordo di una Punto scassona, carica più d’un Transit ma bellissima, che al casello della A4 ha iniziato a mostrare il suo leggero disappunto emanando un amabile odore di bruciato dal cofano… benone!
Ma incredibilmente siamo giunte, in un Mozzo ancora sonnacchioso avvolto da una grigia aria umida… Sopraffatte dall’emozione (e dall’angoscia, diciamolo) chiediamo agli organizzatori dove dobbiamo posizionarci e raggiungiamo il luogo x… Il gazebo che ci prestano è un meraviglioso, emozionante cumulo di tubi e raccordi infilato in uno scatolone di cartone, la voglia di fuggire diventa tanta ma per fortuna due salvatori della patria si impietosiscono ai nostri sguardi impanicati e dopo qualche minuto il gazebo è pronto.
A quel punto non ci resta che dedicarci all’allestimento vero e proprio, il nostro, e dai nostri cinquecento sacchetti escono via via supporti, decorazioni e collane. Collane. Collane e braccialetti. E anelli. E lo scoiattolo, certo, Il Mio Aiutante. L’umido è tale che i nostri capelli si reinventano in discutibili nuove forme e le pagine del libro che Marina ha portato per mostrare i suoi bellissimi segnalibri handmade si arricciano e si imbevono d’acqua… Un freddo umido dinanzi al quale, novelline!, non eravamo attrezzate! Che è il motivo per cui ho ancora simpatici brividi di freddo.

Così, sotto al telo verde bosco del nostro gazebo, la giornata comincia, allietata dalla compagnia dei nostri fantastici vicini di bancarella, una coppia di fratelli che ce ne racconta di ogni facendoci sbellicare dalle risate, aiutandoci a passare il tempo morto dell’ora di pranzo nonché facendoci pure scordare un po’ il freddo e l’umidazza.

Con loro ci divertiamo un pacco sinché anche il nostro lato di manifestazione, lentamente (tenete conto che si era veramente periferici, la loro era l’ultima e la nostra la penultima bancarella – o prima e seconda, se preferite…) inizia ad animarsi… Ed ecco fioccare complimenti (“oh, questo è un allestimento da professionisti!” decreta un signore, evidentemente ubriaco, essendo noi due principianti assolute; “che belle”, “che bella idea”, “complimenti” e via dicendo) finché non sblocchiamo la situazione con… la nostra prima vendita! Peraltro fatta in meravigliosa sincronia, io la mia e Marina la sua! Amarillide è stata la prima memoria del mare a spiccare il volo ieri, non lo scorderò.♥

E così la giornata è proseguita, togliendoci insperatamente più d’una soddisfazione… Ma chi se l’aspettava? Col poco passaggio, l’umidità al 200%, la nostra posizione periferica e pure rientrante, e con la nostra totale inesperienza in questo campo?

Nel pomeriggio arriva poi una fetta gigantesca di parentado a portare il proprio supporto e il proprio incoraggiamento alle due hobbiste della domenica, ricoprendole di dolcezze e complimenti.
Le ore sono scivolate via, e alle 18, come previsto, sbaracchiamo. Quella furbazza della mia socia riesce a incastrare una signora e a banco smontato le vende tre e dico tre segnalibri, autoesonerandosi con una manovra untuosa dall’insidioso compito di smontare il gazebo… Scherzo, ovviamente ella è stato il polo fondamentale della giornata (e senza di te mia cara socia ieri mattina forse nemmanco avremmo avuto il gazebo, e lo sai bene!) e la sua ultima cliente si era evidentemente innamorata già prima dei bellissimi bookmarks che ha deciso però solo in un secondo momento di acquistare… ma son soddisfazioni!

E devo dire che questa giornata di soddisfazioni me ne ha date decisamente parecchie, tra le insperatissime vendite (un grazie di cuore a chi si è portato via con sé una mia memoria del mare!), la piacevolezza (apparte il freddo) della situazione, il cazzeggio bellissimo coi vicini della Bancarella dei balocchi, la condivisione con la socia e amica, la visita dei miei amorevoli parenti, i complimenti e le attenzioni ricevute, i commenti su facebook e gli in bocca al lupo su Instagram…


Per cui grazie Mozzo (Mozzo con due geta, direbbe il navigatore della mia socia ahah), per averci fatto vivere questa first experience in maniera così bella, intensa e positiva! Che non è per niente poco.


Il mio lato di bancarella

Il lato di Marina


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